L’esplosiva Debora si è già presentata ai voi lettori, raccontandoci la prima puntata del suo viaggio nel gusto libero: aprire un laboratorio Zazie a Verona. Oggi ci svela come anche il destino le ha dato una spinta.

Scelta dal destino

Aprire un negozio. Aprire un bar. Aprire un ristorante. Aprire un luogo dove sentirsi a casa. Aprire Zazie.

Tutto parte da qui, da un piccolo sogno di una cuoca, che pian piano inizia a prendere forma e diventa realtà. Come dire, i sogni son desideri, ma se li rincorriamo fortissimo, a volte possono anche diventare il nostro futuro.

Ho deciso che era arrivato il mio momento di fare qualcosa, di dare una svolta alla mia vita e al mio futuro, pronta a tutto ciò che dovrò affrontare, nel bene e nel male. E’ così che ho iniziato questo piccolo grande progetto.

Verona, una città dove il settore food è molto importante, dove c’è una ricerca del bello, ma allo stesso tempo del sano e del gustoso. Ecco quindi il posto giusto dove aprire Zazie.

Ok, il marchio lo abbiamo, il cibo anche, ora manca il posto giusto. Il posto giusto è quello che appena entri ti immagini già il tuo locale, lo visualizzi in 3D come fossi una progettista esperta. Ti giri a destra e sinistra e vedi formarsi il bancone, i tavoli, la frutta che ricopre le pareti, le persone felici, uno studente che lavora al suo pc, una coppia che si gode il suo cous cous e la signora che esce dalla palestra e prende un centrifugato al volo. Poi il ragazzo dell’agenzia continua a raccontarti la storia dell’immobile, torni in te e inizi a vedere pareti bianche, pavimenti inesistenti, tubi che spuntano ovunque e la magia finisce. Come sarà mai possibile che un posto vuoto e all’apparenza pieno di cose da sistemare possa diventare un giorno il mio piccolo ristorantino?

Ho parlato con decine di agenti immobiliari, mandato centinaia di mail, incontrato diversi proprietari di immobili e fatto tanti, tantissimi km a piedi per la città. Ma alla fine l’ho trovato, il posto giusto era proprio lì sotto il mio naso, esattamente la porta a fianco della prima casa dove sono andata a vivere da sola a 19 anni. Destino?

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