I tre frutti che aiutano ad affrontare il rientro

07/07/17

Settembre può essere un mese faticoso da affrontare. Porta con se la fine dell’estate, la nostalgia di un periodo di calma, arrivano inevitabilmente le prime piogge e le temperature calano drasticamente. Senza contare che si ritorna al lavoro, a scuola, all’Università e a tutte quelle mansioni che ci accompagneranno lungo l’anno fino al prossimo ciclo estivo. C’è chi pensa al primo di settembre come un vero e proprio inizio d’anno.

Ma non c’è da perdersi d’animo, perchè l’autunno che sta arrivando porta con sé anche novità, nuovi stimoli e tanti buoni frutti. Ecco alcuni frutti che grazie alle loro proprietà possono esserci utili a ripartire con una nuova carica, stando attenti al gusto ma anche al benessere.

1 – IL FICO D’INDIA

Il signore dei nostri panorami estivi, a settembre arriva nel pieno della sua maturazione ed è pronto per arricchire le nostre tavole con le sue vitamine e la sua energia. Ricco di vitamina C e sali minerali aiuta a darci la carica, regolare l’intestino, purificare le vie urinarie e a farci fare il pieno di antiossidanti.

2 – LA MELAGRANA

Uno dei frutti più ricchi di antiossidanti arriva nel pieno della sua maturazione tra settembre e ottobre. E’ povero di calorie, ma ricco di vitamina A, vitamina C, vitamina E e vitamine del gruppo B, un vero toccasana per aiutare le difese immunitarie del nostro corpo che in questa stagione vengono messe alle prime prove di stagione. Il suo gusto è ricco di sali minerali importanti come il manganese, lo zinco, il rame, il fosforo ma soprattutto il potassio indispensabile per depurarci e drenare il nostro corpo.

3- L’UVA

Settembre si sa è tempo di vendemmia e l’uva arriva di conseguenza sulle nostre tavole, in tutte le sue forme e i suoi diversi gusti. Ricca d’acqua (per circa l’80%), apporta zuccheri pronti all’uso ed esercita diversi effetti benefici sull’organismo: energizzante, mineralizzante, disintossicante, diuretica e lassativa. Molti la considerano come un “alimento-medicinale”, ma da consumare con moderazione: non sempre è digeribilissima e gli acini vanno masticati con cura.

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